Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2025

Andar per organi a Pamparato

Immagine
Tra le proposte del 58° Festival dei Saraceni, particolarmente originale e coinvolgente è stata quella di domenica scorsa 27 luglio, Andar per organi con Maurizio Fornero . Nel paese di Pamparato, sede principale del Festival, si trovano infatti ben tre organi che il maestro Fornero, direttore artistico del Festival e docente al conservatorio Ghedini di Cuneo, ha suonato con intensa sensibilità interpretativa nella stessa giornata, creando così un “trittico” organistico che è stato musicalmente un “ gran tour” europeo tra Francia, Inghilterra, Germania e Italia, ma anche, concretamente, un impegnativo saliscendi per le erte vie del borgo della valle Casotto. La giornata all’insegna dell’organo è iniziata alle 11:30 nella parrocchiale secentesca di S. Biagio, alta sul paese, all’organo Barchietti del XIX secolo. Il maestro ha scelto per cominciare due brillanti e leggeri pezzi di autori francesi in cui i registri hanno trasformato l’organo in un’orchestra di squillanti strumenti a fi...

"Effetti speciali" con l'arpa, un vero spettacolo!

Immagine
Il concerto dell’arpista francese Héléne Breschand, tenutosi domenica 13 luglio nell'ambito della 19th Summer HarpMasters Academy non era un concerto, ma una performance basata sull’ispirazione e l’improvvisazione, un vero “corpo a corpo con lo strumento” – come suggerivano le note di sala. Al centro del chiostro della Cattedrale di Mondovì era posta un’arpa legata da nastri di ogni tipo e colore, a simboleggiare i bavagli che ancora chiudono la bocca delle donne, le catene che in troppe parti del mondo ancora le legano – così la presentazione. L’artista ha iniziato la sua esibizione slegando quei nastri e facendo così suonare le corde dell’arpa man mano che le liberava; poi ha utilizzato ogni sorta di strumenti per farle vibrare, non solo mani e dita – dall’archetto alla bacchetta, dal pettine alle mollette – e a tratti aggiungeva la sua voce a quelle, molteplici, dello strumento. Tra le braccia della maestra Breschand l’arpa non era più un’arpa, ma per così dire una macchina ...

Sotto il segno dell'attesa

Immagine
  La 58. edizione del Festival dei Saraceni si è aperta sabato scorso a Pamparato, nella chiesa parrocchiale  di S. Biagio, sotto il segno dell’attesa: “Aspettando il Ciro ” era infatti il titolo misterioso del raffinatissimo concerto con cui i “padroni di casa”, ossia l’orchestra barocca dell’Academia Montis Regalis, diretta al clavicembalo dal maestro Chiara Cattani, hanno inaugurato la rassegna. E il programma stesso del concerto era congegnato in modo da creare un’attesa: dopo una breve sinfonia di Pasquini, morbida e intensa, a fungere da introduzione, si passava infatti a due autori francesi, Lully e Muffat, e solo a questo punto arrivava una selezione delle musiche di scena dell’opera Il Ciro di Alessandro Scarlatti, di cui ricorre quest’anno il tricentenario della morte; la conclusione era affidata a un sontuoso concerto grosso di Corelli, per sigillare trionfalmente quest’esperienza musicale del maturo Barocco. Di Lully sono stati proposti alcuni pezzi dalla suite Le...