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Visualizzazione dei post da maggio, 2024

Mitico Caldara

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MITO Settembre Musica, il festival che dal 2006 unisce Torino e Milano nel nome della musica, ha visto anche quest’anno la partecipazione dell’orchestra Academia Montis Regalis , diretta dal maestro Alessandro De Marchi, che si è esibita a Torino nella Chiesa di San Filippo sabato 15 settembre 2018 nel concerto Magnificat , insieme con il Coro Maghini diretto dal maestro Claudio Chiavazza, con il soprano Hanna Bayodi-Hirt, il controtenore Alessandro Giangrande, il tenore Massimo Lombardi e il basso Antonio Abete. Il concerto, strutturato come un “Vespro della Beata Vergine” del primo Settecento, intervallava versetti di antifone gregoriane a salmi musicati dal compositore veneziano Antonio Caldara (1670-1736). Ne è risultata un’alternanza di momenti cameristici, momenti di gregoriano e interventi corali, all’insegna del contrasto fin dall’apertura: l’organo in registro flautato ha infatti introdotto il severo versetto gregoriano, per sole voci maschili, a cui è seguita una vera e propr...

A Giuliana, nel giorno del suo compleanno

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  Il mistero di un libro “anomalo” Da sempre, su tutti i libri che compro o che mi vengono regalati segno almeno l’anno, se non il mese o il giorno, in cui entrano a far parte della mia biblioteca – oppure segno le date delle mie letture o riletture. Niente di tutto questo è successo con il libro  Due vite  di Emanuele Trevi, Neri Pozza Editore, Vicenza 2020 1  (ma la mia edizione, prima nella collana Bloom, è del 2021): l’ho ritrovato per caso, il 2 marzo di quest’anno (2024), nell’alloggio che affittiamo in montagna, ma non so altro. Non so come abbia fatto a finire lì, non so chi ce l’abbia regalato e a chi di noi due sia stato regalato, se a me o a Guido, mio marito: non penso di essere stata io a comprarlo, non vedo per quale motivo avrebbe potuto interessarmi un libro che parla di Pia Pera e Rocco Carbone. Andando per esclusione, è improbabile che qualcuno l’abbia scelto per Guido: lui sapeva sì chi era Pia Pera, in quanto entrambi giardinieri appassionati, ma ...

“C’è sempre qualcosa di aperto”: la poesia sapienziale di Franca Alaimo

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«Questo è un poeta, colui che / distilla un senso straordinario / da ordinari significati / e noi ci stupiamo di non essere stati noi a pensarlo, prima». Questa impareggiabile “definizione” di poeta data da Emily Dickinson mi è venuta in mente leggendo l’ultima raccolta di Franca Alaimo,  Elogi , Ladolfi editore 2018: perché i versi e le immagini della Alaimo suonano così naturali che la poesia sembra scaturire dalla vita stessa, dalle cose stesse, spontaneamente, come un tesoro che tutti possono riconoscere e raccogliere. E invece non è così: non per niente gli esseri umani, in stragrande maggioranza, vivono la loro vita nella cecità e nell’indifferenza di fronte al miracolo dell’Essere e dell’Esser-ci, e si abbruttiscono o si tormentano inutilmente; non per niente esistono i poeti, capaci di sussumere il peso del negativo e restituircelo alleggerito, trasfigurato, trasceso. È quanto riesce perfettamente a Franca Alaimo nei suoi quadripartiti  Elogi  – “Elogio del niente...

Le "Quattro stagioni" di Silvia Rosa

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Scrive nella prefazione di questo libro la poetessa Gabriella Montanari: «Prima di iniziarne la lettura, mi piace soffermarmi sui titoli delle raccolte poetiche (come del resto sugli   incipit  dei romanzi), per consentire all’immaginazione di azzardare congetture sulla natura delle liriche in agguato tra le pagine». E continua: «  Tempo di riserva  mi ha suscitato visioni di vini d’annata, di giocatori in panchina, di elefanti e leoni al riparo dal bracconaggio, di territori indiani negli Stati Uniti d’America. Mi sono tornate in mente nozioni di diritto privato, qualcosa che aveva a che fare con il dominio e la proprietà. Ma anche il Quinto Emendamento e la facoltà di non rispondere. Per non parlare di stock di viveri, acqua, munizioni e grasso in eccesso. Insomma, un titolo altamente evocativo per ricchezza e diversità d’immagini, un’ottima premessa», e io aggiungerei: una premessa che non delude. A differenza della Montanari, io non mi soffermo sul titolo di...