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Visualizzazione dei post da dicembre, 2024

RESONET IN LAUDIBUS (breve storia di un canto natalizio)

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Non c’è forse nessun altro canto natalizio latino che sia stato tramandato in altrettante varianti della forma originaria, nelle più diverse traduzioni e rielaborazioni, come il famoso  Resonet in laudibus , apparso per la prima volta come ninnananna di Natale nell’Europa medievale. Dal XIV secolo fino al nostro tempo questo canto assolutamente unico non ha cessato di modificarsi, dalla  Cantio  medievale fino al grande Mottetto corale. Le più antiche versioni di questo canto si trovano in manoscritti del XIV secolo, in un Cantionarium dell’Abbazia di Seckau in Stiria (1345) e nel Graduale di Moosburg (Baviera, 1360). Ma sicuramente le origini risalgono a molto più indietro. Anche in Boemia il canto si diffuse rapidamente all’incirca nella medesima epoca. Mentre a Seckau il Resonet serviva come cornice musicale in ambito liturgico, per la precisione per il Cantico di Simeone Nunc dimittis , a Moosburg era utilizzato a Natale come conductus (canto d’accompagnamento) a...

Il viaggio in india dell'editor Mallarmé

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  I Contes indiens di Stéphane Mallarmé (scritti nel 1893, pubblicati postumi nel 1927), riproposti recentemente in abbinamento al “Sole 24 Ore” ( Racconti indiani , trad. it. a cura di C. Manfredi, Passigli, Firenze 1991), non ci fanno scoprire un improbabile Mallarmé narratore (troppo esigente, troppo ‘assoluta’ la sua concezione della lingua, per approdare alla prosa narrativa), ma un Mallarmé ‘editor’ che, sollecitato dalla sua amica Méry Laurent, ha corretto da par suo l’opera di Mary Summer (1842-1902) Contes et légendes de l’Inde anciennes , dando nuova veste linguistica a quattro dei sette racconti di quella raccolta. E che veste! Si è trattato di una vera e propria riscrittura, e non poteva essere altrimenti, essendo l’editor un grande poeta e un grande ammiratore, da lontano, dell’India, di cui avvertiva tutto il fascino estetico, filosofico e… linguistico. Mallarmé poeta infatti porta a compimento il processo di svalutazione dei moduli poetici tradizionali e di amplia...

EIDOLA: poesie di Stefano Casarino

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“Eidola”: fantasmi, immagini – ma anche: icone, idoli… “Fantasmi” e “immagini” sono le due traduzioni fornite dal vocabolario di greco, “idoli” ne è la traslitterazione italiana, “icone” l’equivalente moderno. Sta al lettore scegliere quale significato giudica  più adatto, l’autore si fa da parte, gli cede la parola. Allo stesso modo, spessissimo la cede ai personaggi con cui dialoga in questo libro – personaggi tratti per lo più dal mito e dalla letteratura, a volte dalla storia, figure comunque fuori del tempo, che la poesia rimodella a simboleggiare problemi di sempre. Carmina docta  sono queste liriche di Casarino, e non potrebbe essere diversamente trattandosi di un poeta-professore, per cui la cultura in generale, e la cultura classica in particolare, è una passione profonda e vitale, una vera e propria fede. Il lettore non-classicista non deve però temere: il miele della poesia – cioè sicuro senso del ritmo, musicalità e limpidezza di dettato, amabilità di lingua – rend...

Una visita nell'appartamento del narratore aporetico

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Non si ringrazieranno mai abbastanza la casa editrice Fusta e il traduttore Claudio Panella per aver reso disponibili finalmente in italiano questi racconti di Emmanuel Bove, capolavori della narrativa primonovecentesca europea non meno dei racconti di Kafka o di Thomas Mann o, per rimanere in Italia, delle Novelle pirandelliane. Scritti da Bove tra il 1925 e il 1936, i primi cinque ( Una visita serale, Ciò che ho visto,  Storia di un pazzo, Il ritorno del figlio, E se mentisse? ) furono nel 1928 da lui stesso raccolti nell’antologia   Henri Duchemin et  ses  ombres . L’antologia autoriale è stata arricchita, per l’edizione italiana, da   Viaggio intorno a un appartamento   e  Ritorno a casa   – dei sette racconti, l’unico che ha una protagonista femminile. Ma la donna, come compagna di vita dell’uomo, compare in tutti i racconti, ora in primo piano ora sullo sfondo: figura inquieta e inquietante, alla ricerca  – pirandelliana – di un’autenti...