Confesso di partire avvantaggiata perché amo le montagne, e di essere stata attirata dal titolo del romanzo di Paolo Cognetti Le otto montagne subito, appena era uscito presso Einaudi, a novembre 2016. Il primo merito di questo libro è però quello di non essere riservato agli addetti ai lavori, come si capisce già dalle prime pagine, che ne rappresentano una sorta di introduzione: in esse lo scrittore dispone sul tavolo della partita con il lettore le sue carte – l’io narrante, Pietro, i suoi genitori e il loro matrimonio di montagna , mito fondativo della famiglia , la loro vita in pianura, a Milano, e le loro reazioni opposte alla stessa nostalgia, così come era opposto il loro modo di andare in montagna: competitivo, spietato, frenetico quello del padre; meditabondo e contemplativo quello della madre. Alla fine del romanzo, anche Pietro definirà il suo, e quello del suo amico Bruno: perché la montagna non è solo paesaggio, la montagna è un amore ...