Il mio Monet
Una mostra, rispetto all’esposizione museale, ha a mio avviso due vantaggi: è “a misura d’uomo”, in quanto presenta un numero limitato di opere, ed è “sensata” perché le opere sono collegate in un percorso che ne favorisce la comprensione e la memorizzazione. La mostra “Monet dalle collezioni del Musée d’Orsay”, organizzata alla GAM di Torino da Guy Cogeval, Xavier Rey e Virginia Bertone, ne è una splendida conferma: raccoglie una quarantina di opere distribuite in sette sezioni, tra il tematico e il cronologico, corredate da puntuali introduzioni e spiegazioni che permettono al visitatore di comprendere l’itinerario creativo di uno dei padri dell’arte moderna, ma non gli impediscono una fruizione più libera e… impressionistica, mossa dal puro piacere di “guardare” e dalle suggestioni provenienti dalle parole del pittore stesso, scritte sulle pareti: «Voglio soltanto rappresentare le mie impressioni davanti agli effetti più fuggevoli»; «Voglio dipingere l’aria, la bellez...